Market Recap Febbraio 2024 – Cosa è successo sui mercati?

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Si chiude un altro mese estremamente positivo per i mercati. Per l’indice S&P 500 si tratta del 4 mese consecutivo in rialzo. Nuovi massimi storici sono stati toccati anche in Giappone, con il listino Nikkei 225 che non raggiungeva questi livelli dal 1990. Nonostante l’euforia dei mercati, rimane molta indecisione sul futuro andamento delle politiche monetarie delle banche centrali. Ma nello specifico, cosa è successo nell’ultimo mese? Cosa dobbiamo aspettarci da qui in avanti? Scopriamolo in questo articolo...

Cosa succede sui mercati?

L'attenzione degli investitori si è di nuovo concentrata sulle banche regionali degli Stati Uniti, che stanno incontrando nuovi problemi. In particolare, la New York Community Bancorp ha visto le sue azioni calare molto dopo aver dichiarato di aver perso soldi e che avrebbe distribuito meno dividendi. Questo è successo dopo che aveva comprato alcuni beni di Signature Bank, che era stata colpita dal crollo di marzo, causato dal rapido aumento dei tassi di interesse. Anche se le cose sembrano un po' più stabili ora, ci sono ancora problemi, con diverse banche ora alle prese con una montagna di mutui commerciali fortemente peggiorati. Tuttavia, ciò non ha impaurito più di tanto gli investitori che hanno invece spinto il listino statunitense verso nuovi massimi storici anche nel mese di febbraio. Viene ora da chiedersi, per quanto durerà questa euforia? Sul fronte dell'inflazione, la lotta al carovita sembra non essere ancora finita. Contrariamente alle aspettative di un aumento dei prezzi al +2,9%, i dati recenti hanno rivelato un tasso annuo del 3,1%, indicando che la strada verso la normalizzazione potrebbe essere ancora lunga. Nel frattempo, la stagione delle trimestrali offre uno spiraglio di ottimismo. A Wall Street, il 77,5% delle 448 società dell'S&P 500 che hanno riportato i risultati hanno superato le attese degli analisti, un dato che si confronta favorevolmente con la media storica del 66,6% e la media degli ultimi quattro trimestri del 76,4%. Uno sguardo particolare va dato a Nvidia, che dopo l’uscita degli utili ha visto la sua capitalizzazione incrementare di circa 277 miliardi di dollari, segnando il più grande aumento di capitalizzazione di mercato mai registrato in una singola giornata di negoziazione. La società ha visto i propri ricavi triplicare, raggiungendo i 22,1 miliardi di dollari e ha previsto per il primo trimestre del 2024 ricavi pari a 24,0 miliardi di dollari. In Europa, il quadro è leggermente diverso, con il 53,5% delle 200 società dell'indice STOXX 600 che hanno superato le previsioni per il quarto trimestre del 2023, un risultato in linea con le aspettative storiche. Tuttavia, gli analisti di Refinitiv anticipano un calo degli utili del 6,5% rispetto all'anno precedente. Guardando al mercato italiano, si registrano prestazioni eccezionali da parte di alcune aziende. UniCredit e Intesa SanPaolo hanno riportato risultati ottimi, sostenuti dagli ampi margini generati dall'aumento dei tassi di interesse. Ferrari ha anch'essa registrato un’ottima trimestrale, superando per la prima volta il miliardo di euro in termini di utile netto, con i profitti che hanno invece raggiunto 1,257 miliardi di euro nel 2023. Continua la forza di Bitcoin, che chiude il mese di febbraio in rialzo di circa il 50%. Dopo l’approvazione dell’ETF spot, il prossimo grande evento monitorato dagli investitori crypto è l’Halving, momento in cui l'offerta di nuovi Bitcoin generati e rilasciati come ricompensa per i miner viene tagliata a metà. Questo evento, che si verifica circa ogni quattro anni, riduce l'offerta di nuovi Bitcoin che entrano in circolazione, un meccanismo che può potenzialmente influenzare il prezzo del Bitcoin al rialzo, presupponendo una domanda costante o in aumento. In Cina il taglio dei tassi da parte della banca centrale per stimolare l’economia sembra aver dato una leggera spinta ai mercati. Con i due principali listini del Paese (CSI 300 e Hang Seng) che chiudono il mese in positivo. Si tratta di un cambio di trend o solo del cosiddetto "rimbalzo del gatto morto”, ovvero una breve ripresa in un mercato che rimane però ribassista.

I migliori ETF di Febbraio

Passando ai mercati, Febbraio, come abbiamo visto, è stato un mese molto positivo per la maggior parte degli indici finanziari.  Di seguito un breve recap dei migliori:

• L’indice S&P500: +4,77%, registrando ancora nuovi massimi storici;
• Il nostro listino italiano, il FTSE MIB, è in aumento del +6,09%;
• L’ETF sui mercati azionari globali è in rialzo del +3,71%;
• I mercati sviluppati: +3,34%;
• Bitcoin: +45,89%;
• Dollaro statunitense: +0,64%;
• L’oro chiude in rialzo dello 0,3%;
• I mercati emergenti: +2,48%;
• Il mercato azionario cinese (CSI 300) segna un 9,35%.

I peggiori ETF di Febbraio

Tra i peggiori troviamo invece solo le obbligazioni e le materie prime. Ecco un breve recap delle perfomance:

• Obbligazioni statunitensi a lunga scadenza: -2,65%;
• Materie prime, rappresentate dall'indice Bloomberg Commodity, -1,44%, mentre il petrolio guadagna il 3,92%.

I migliori e peggiori settori di Febbraio

Osservare i settori ci permette di capire come gli investitori si stanno posizionando per cercare di sfruttare al meglio lo scenario economico che si sta delineando. Nello specifico, a Febbraio tutti i settori dell’indice S&P 500 hanno chiuso il mese in verde. Tra i migliori troviamo Industrial (+6,11%) e Comunication Services (+5,49%). Se allarghiamo l’orizzonte temporale da inizio anno, osserviamo che i migliori settori sono quello dell’informatica e delle telecomunicazioni in America. Mentre in Europa ad andare meglio sono Informatica e Industriale.

Cosa possiamo aspettarci dai prossimi mesi?

Il focus degli investitori è ora sul prossimo appuntamento della Fed del 20 marzo, quando verranno anche rilasciate le previsioni sul futuro andamento dei tassi. Momento in cui forse sarà più chiaro quando avverrà il tanto atteso taglio dei tassi. Intanto l’economia statunitense continua ad essere vista in crescita, con le stime per il trimestre in corso che vedono un aumento del PIL del +2,9%. L’ottimo andamento atteso dall’economia si nota anche negli utili, che sono visti in crescita per il resto dell’anno.
Tuttavia, quando si sceglie di investire facendo un PAC con gli ETF, cosa che noi di justETF consigliamo fortemente, questi fattori di breve periodo dovrebbero toccarci il giusto. Il nostro obiettivo è infatti focalizzarci sul lungo periodo.
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