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Quando dovresti vendere un ETF?

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Con pochi clic puoi vendere facilmente il tuo ETF. Ma qual è il momento giusto per farlo? E a cosa devi prestare attenzione? Vediamo insieme i 5 motivi per vendere un ETF

Quando dovresti vendere un ETF?
 
  • Livello: Per tutti
  • Tempo di lettura: 6 minuti
Ecco i temi che tratteremo oggi:
Comprare è facile. Basta un clic e sei dentro al mercato.
Il vero dilemma arriva dopo: quando vendere un ETF?
C’è chi dice “mai”, che il segreto sia solo il famoso compra e tieni, o in inglese buy and hold.
Vero, ma solo a metà.
Perché ci sono momenti in cui vendere un ETF non solo ha senso, ma è anche la scelta più intelligente che puoi fare.
Oggi vediamo insieme i 5 casi in cui vendere i tuoi ETF è la mossa giusta, con qualche consiglio pratico per evitare errori, tasse inutili e commissioni troppo salate.

1. Quando hai raggiunto il tuo obiettivo

Il tuo portafoglio mostra finalmente la cifra che sognavi. Obiettivo raggiunto, missione compiuta.
A questo punto potresti vendere tutto, ma non sempre è la scelta migliore:
  • Se parliamo di pensione o indipendenza finanziaria, vendere in blocco non ha senso: pagheresti troppe tasse in una volta sola e il capitale smetterebbe di fruttarti. Meglio vendere gradualmente, solo quello che ti serve;
  • Se invece ti serve un importo grosso per un acquisto specifico (casa, auto, ecc.), la vendita unica può essere inevitabile. Ma se puoi dilazionare la spesa, anche in questo caso conviene farlo a tranche.

2. Per riequilibrare il portafoglio

Immagina di aver iniziato con un bel 60 % azioni e 40 % obbligazioni.
Dopo qualche anno di mercati positivi, ti ritrovi col 90 % in azioni. Bello, sì, ma anche molto più rischioso di quanto volevi all’inizio.

Variazione percentuale portafoglio non ribilanciato

Variazione percentuale portafoglio non ribilanciato
Fonte: justETF
Qui entra in gioco il ribilanciamento:
  • Vendi parte degli ETF che hanno corso di più;
  • Reinvesti su quelli che sono rimasti indietro.
Così riporti il tuo portafoglio al profilo di rischio che avevi scelto.
E la cosa interessante è che senza fare market timing, realizzi profitti su ciò che è salito e compri a sconto ciò che è rimasto indietro.

3. Quando la tua vita cambia

Gli investimenti non vivono in una bolla: devono adattarsi alla tua vita.
Magari quando hai iniziato non pensavi a una casa, ora invece sì.
O forse ti avvicini alla pensione e vuoi ridurre il rischio.
Oppure è nato un figlio e la tua priorità non è più far crescere al massimo il tuo portafoglio, ma proteggerlo.
Insomma, in tutti questi casi, vendere parte degli ETF può essere una scelta sensata.
Non sempre serve liquidare tutto: a volte basta ridurre i versamenti sugli ETF azionari e spostarli gradualmente su strumenti più sicuri.

4. Quando l’ETF non ha più senso

Qui serve sangue freddo.
Un ETF globale diversificato attraverserà sempre periodi negativi, ma storicamente ha sempre recuperato. Panico e vendite affrettate sono un errore.
Diverso il discorso per gli ETF tematici. Non tutti i trend durano per sempre.
Un settore che sembrava promettente può spegnersi, e l’ETF con lui.
La domanda da farsi è semplice: I motivi per cui avevo comprato questo ETF valgono ancora oggi?
Se la risposta è no, allora vendere può salvarti da un investimento che non ha più futuro.

5. Per ottimizzare le tasse

Vendere può essere utile anche solo a livello fiscale, ad esempio compensare perdite e guadagni: se hai ETF in perdita, puoi venderli e usare quelle minusvalenze per abbattere le tasse sui guadagni di altri investimenti, ad esempio di azioni o ETN.

4 cose da ricordare quando vendi

Vendere un ETF è facile, ma farlo bene richiede attenzione:
  1. Tasse: valuta l’impatto fiscale prima di premere “vendi”.
  2. Orari di mercato: meglio vendere quando la borsa è aperta, per avere spread più bassi.
  3. Commissioni: tante piccole vendite possono costare molto di più di poche operazioni più grandi.
  4. Obiettivi: chiarisci sempre perché stai vendendo. Se è legato a un traguardo concreto (pensione, acquisto casa, indipendenza finanziaria) la vendita ha senso. Se invece è dettata solo dalla paura di un calo momentaneo, rischi di fare un passo falso.

Il succo del discorso

Gli ETF sono strumenti pensati per il lungo periodo, ma non significa che non li venderai mai.
Ci sono momenti chiave in cui farlo non è solo legittimo, ma anche necessario:
  • Obiettivi raggiunti;
  • Portafoglio sbilanciato;
  • Cambiamenti di vita;
  • ETF che non hanno più senso;
  • Vantaggi fiscali da sfruttare.
La regola d’oro è una sola: non vendere per paura, vendi per strategia.
Così eviti errori costosi e trasformi ogni scelta in un passo verso i tuoi obiettivi finanziari.
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