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3 Portafogli Pigri per investire senza stress

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Scopri il 60/40, All Weather e Golden Butterfly. Guida ai Lazy Portfolio

3 Portafogli Pigri per investire senza stress
 
  • Livello: Intermedio
  • Durata: 10 Minuti
Cosa troverai in questo articolo
Ti sei mai chiesto come investire in modo semplice, efficiente e diversificato e soprattutto senza complicarti troppo la vita?
Se la risposta è sì, sei nel posto giusto…
In questo articolo parleremo dei cosiddetti "Lazy Portfolio", un punto di partenza ideale per chi desidera iniziare a investire e vuole avere qualche idea su come costruire il proprio portafoglio.
Analizzeremo nel dettaglio cosa sono questi portafogli, come sono strutturati, quali ETF utilizzare per replicarli, le loro performance storiche, i rischi associati e il tipo di investitore per cui sono più adatti.

Che cosa è un portafoglio pigro?

Un "Lazy Portfolio" è caratterizzato dalla semplicità di gestione e dalla diversificazione. È composto da un mix di asset class come azioni, obbligazioni, materie prime, eventualmente REIT e oro.
Viene solitamente costruito utilizzando ETF che permettono di replicare vari indici di mercato in modo semplice e a basso costo ed è noto per richiedere una gestione minima, con qualche ribilanciamento periodico solo per mantenere le allocazioni desiderate.
 

Il portafoglio 60/40

Probabilmente il più famoso e anche il più semplice da costruire, visto che per crearlo servono solo due asset, o persino uno solo.
Questo portafoglio è composto dal 60 % di azioni e dal 40 % di obbligazioni. In sostanza, parliamo di proprietà (azioni, ovvero una quota di un’azienda) e debito (prestiti che facciamo a aziende o stati, che ci ripagano con interessi).
La teoria che c’è sotto al portafoglio 60-40 si basa sulla decorrelazione tra azioni e obbligazioni.
Decorrelazione significa che i prezzi di questi due tipi di asset non si muovono sempre nella stessa direzione allo stesso tempo. In certi momenti, quando le azioni scendono, le obbligazioni possono salire o rimanere stabili, offrendo così una sorta di cuscinetto contro la volatilità del mercato azionario.
Unendo questi due tipi di asset, si crea un bilanciamento che mitiga l’esposizione al rischio complessivo. Ovviamente meno rischio vuol dire anche meno rendimento. Costruendo un portafoglio di questo genere stiamo infatti riducendo il possibile ritorno atteso, ma anche la volatilità a cui siamo esposti, rispetto ad avere, ad esempio, un portafoglio solo azionario.
Per replicare il 60/40, utilizziamo un ETF globale che copre tutto il mondo per quanto riguarda l'azionario e un ETF obbligazionario, con copertura in euro, essendo noi investitori europei. Questo ETF obbligazionario investe in obbligazioni governative emesse da stati di tutti i paesi sviluppati con un rating Investment Grade.
Manco a dirlo, questi non sono consigli finanziari, ma abbiamo scelto ETF con una lunga storia che ci permettessero di fare un backtest di almeno 20 anni.
Alcuni di voi, nella costruzione di questo portafoglio, potrebbero preferire includere solo azioni americane o solo azioni di paesi sviluppati. Lo stesso vale per le obbligazioni: potreste volere solo quelle emesse dagli Stati Uniti o scegliere ETF senza copertura valutaria, anche perché questa ha un costo non incluso nel TER.
Detto questo, dal 1987 al febbraio 2025, con un ribilanciamento annuale e quindi riportando le percentuali di azioni e obbligazioni alla loro allocazione originale del 60 % e 40 % ogni singolo anno, questo portafoglio avrebbe ottenuto un rendimento annualizzato del 7,7 %, con una deviazione standard di circa l’8,8 %.
Ad ogni modo, per rendere più chiara l’idea, 10.000 € investiti nel 1987 sarebbero diventati oggi quasi 160.000 €.

10.000 investiti nel portafoglio 60/40

10.000 investiti nel portafoglio 60/40
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
I migliori anni sono stati il 1993, con un rendimento del 29,5 %, 1999, con un rendimento del 28,3 % e il 1991 con un rendimento del 22,5 % Il 2008 è stato invece l’anno peggiore con un rendimento del -19,3 %, il 2002, con un rendimento del -15,5 % e il 1990 con un rendimento del -14,1 %.

Anni peggiori e migliori

Anni peggiori e migliori
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
In questo arco temporale, quindi 1987-inizio 2025, se fossi rimasto investito almeno 10 anni in questo portafoglio avresti avuto il 100 % di possibilità di essere in positivo, questa percentuale si abbassa al 96 % in 5 anni e all’86 % in 3 anni.
Concludiamo vedendo i Drawdown, ovvero i periodi in cui il portafoglio ha subito un calo rispetto al picco raggiunto in precedenza. Il periodo di drawdown più lungo è durato per 5 anni e 4 mesi ed è stato tra agosto 2000 e dicembre 2005, con un minimo del -29,0 %.

Drawdown del portafoglio 60/40

Drawdown del portafoglio 60/40
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi

L’All Weather Portfolio

Creato da Ray Dalio, l'idea centrale è quella di costruire un portafoglio resiliente che performi bene in tutte le stagioni economiche: crescita, recessione, inflazione e deflazione. Da qui infatti il nome All Weather.

Andamento dei cicli economici

Stages of the Business Cycle
Fonte: justETF
Composizione:
  • Azioni (30 %)
  • Obbligazioni a lungo termine (40 %)
  • Obbligazioni a medio termine (15 %)
  • Materie prime (7,5 %)
  • Oro (7,5 %)
Per replicarlo ho considerato per la parte azionaria, che occupa, ricordo, il 30 % del portafoglio un ETF che replica l’indice All Country World. Per le obbligazioni sia sulla parte lunga che su quella di medio termine ho optato per obbligazioni governative europee e infine un ETF sull’oro e uno sulle materie prime.
I dati in questo caso ci fanno arrivare solo fino al 2006 e in questo periodo temporale il rendimento annualizzato è stato del 5,7 %, con una volatilità del 7,4 %.
10.000 euro investiti nel 2006 sarebbero ad aprile 2025, pari a 27.400 euro.

10.000 euro investiti nell’All Weather

10.000 euro investiti nell’All Weather
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
Da notare come durante il 2008 questo portafoglio abbia perso solo il 6,7 %, a differenza di circa il 20 % del 60/40 visto prima. La minore volatilità si nota anche nel drawdown.

Gli anni migliori e peggiori dell'All Weather

Gli anni migliori e peggiori dell'All Weather
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
In questo caso, il periodo con il drawdown più lungo è durato 2 anni e 11 mesi, tra dicembre 2021 e novembre 2024, con un minimo del -18,7 %.

Drawdown All Weather

Drawdown All Weather
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
Questo vale anche per quello che possiamo definire l’orizzonte minimo di investimento, che indica per quanto tempo dovresti rimanere investito per avere un'alta probabilità di ottenere un rendimento positivo. Nel periodo di analisi, con un periodo di detenzione pari a 5 anni, saresti stato in positivo nel 100 % dei casi.

Golden Butterfly Portfolio

Anche questo portafoglio è considerato un evergreen, simile all'All Weather appena visto, ed è capace di affrontare e superare con successo tutte le fasi di mercato, o almeno questo è il suo obiettivo.
In questo portafoglio abbiamo, oltre alle azioni e alle obbligazioni, anche l’oro. Nello specifico:
  • 20 % Azioni large cap (ETF paesi sviluppati)
  • 20 % Azioni small cap (ETF small cap paesi sviluppati)
  • 20 % Obbligazioni a lungo termine
  • 20 % Obbligazioni a breve termine
  • 20 % Oro (ETC sull’oro)
Il risultato, dall'inizio del dicembre 2006 fino sempre ad aprile 2025 mostra un rendimento medio annualizzato del 7,2 % con una volatilità del 7,7 %.
Un investimento di 10.000 euro all'epoca sarebbe diventato ad inizio aprile 2025 di oltre 35.000 euro.

10.000 euro investiti nel Golden Butterfly Portfolio

10.000 euro investiti nel Golden Butterfly Portfolio
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
Nel 2008, questo portafoglio ha perso solo l'8,5 %.

Gli anni migliori e peggiori

Gli anni migliori e peggiori Golden Butterfly Portfolio
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
Il periodo di drawdown più lungo è durato 2 anni e 6 mesi, tra dicembre 2021 e giugno 2024, con un minimo del -15,3 %. Interessante ora notare come durante il periodo di analisi, con un orizzonte di detenzione di 3 anni, si sarebbe registrato un rendimento positivo nel 100 % dei casi.

Confronto tra i 3 portafogli

Partendo dal 2006, il rendimento annuo composto maggiore è stato ottenuto dal Golden Butterfly, pari al 7,2 %, pur con una volatilità maggiore rispetto all'All Weather, ma inferiore rispetto al portafoglio 60/40.

Rendimenti annualizzati a confronto

Rendimenti annualizzati a confronto
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
Se esaminiamo poi un altro parametro, chiamato Sharpe Ratio, che misura il rapporto tra rischio e rendimento, possiamo confrontare i tre portafogli non solo in base al rendimento assoluto, ma anche in relazione al rischio.
In altre parole, ci chiediamo: a parità di rischio, quale portafoglio ha avuto un rendimento maggiore? O, a parità di rendimento, quale ha comportato un rischio minore? In questa analisi, notiamo che il Golden Butterfly è quello che per questa metrica performa meglio.

Rendimenti annualizzati, Volatilità e Sharpe Ratio a confronto

Portafoglio Rendimenti medi anualizzati Deviazione standard Rapporto di Sharpe
All Weather 5,72 % 7,42 % 0,65
Golden Butterfly 7,15 % 7,73 % 0,80
60/40 6,35 % 8,29 % 0,66
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
Anche osservando i drawdown, che, ricordo, rappresentano il calo subito dal portafoglio rispetto al picco precedente, notiamo come nel 2008, sia l'All Weather sia il Golden Butterfly abbiano resistito molto meglio alla crisi finanziaria, rispetto al 60/40.

Drawdown a confronto

Drawdown a confronto
Fonte: ricerca justETF ad aprile 2025. Rendimenti in EUR, dividendi inclusi
Tutti e tre i portafogli analizzati rappresentano ottimi punti di partenza per costruire la propria asset allocation, ma è fondamentale ricordare che i rendimenti passati non garantiscono risultati futuri.
Il classico 60/40, composto solo da azioni e obbligazioni senza materie prime, si distingue per la sua grande facilità di implementazione, ma ha mostrato una più elevata volatilità rispetto agli altri.
Negli ultimi anni la tradizionale correlazione negativa tra azioni e obbligazioni, che rendeva questo schema un efficace bilanciatore del rischio, è venuta a mancare, specialmente in periodi di forte inflazione.
Quando inflazione e tassi d’interesse crescono simultaneamente, infatti, sia azioni sia obbligazioni possono registrare cali simultanei, come accaduto negli ultimi anni.
In questo scenario, le azioni si sono confermate un buon baluardo contro l’inflazione nel lungo termine, mentre sul fronte obbligazionario può essere prudente valutare titoli indicizzati all’inflazione per proteggersi dall’erosione del potere d’acquisto.
Se si desidera una maggiore diversificazione, includendo materie prime oppure oro, gli altri due portafogli offrono opzioni valide: l’All Weather, più conservativo grazie all’ampio peso delle obbligazioni governative, e il Golden Butterfly, che invece punta maggiormente su azioni di grandi e piccole società, aumentando il potenziale rendimento ma anche il rischio.
L’All Weather ha sofferto più del previsto negli ultimi anni a causa dell’inasprimento dei tassi partendo da valori già estremamente bassi, ma ora, con i tassi nuovamente interessanti, le obbligazioni potrebbero tornare ad avere un ruolo chiave nella strategia di lungo periodo.
Infine, analizzando i rendimenti su diversi orizzonti temporali, il Golden Butterfly ha mostrato la migliore performance complessiva, ma non è stato sempre il migliore in ogni periodo: spesso il contesto di mercato favorisce ora le obbligazioni, ora le azioni, ora le materie prime, secondo i cicli economici tipici.
In definitiva, la regola fondamentale resta mantenere una buona diversificazione, scegliere un portafoglio allineato al proprio profilo di rischio e investire in modo da sentirsi tranquilli anche nelle fasi di volatilità.
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