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Come investire in Bitcoin con gli ETF

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Bitcoin: Meglio detenerlo direttamente, con tutti i pro e i contro che ne derivano, o affidarsi a strumenti finanziari come gli ETN?

Come investire in Bitcoin con gli ETF
 
  • Livello: Principianti
  • Durata: 5 Minuti
Cosa troverai in questo articolo

Perché Bitcoin è così speciale?

Su nessun altro strumento finanziario si trovano due schieramenti così contrapposti.
Da un lato, ci sono coloro che considerano Bitcoin come un "oro digitale", una riserva di valore con un'offerta limitata, destinata a esaurirsi entro il 2140. Chi sostiene questa tesi è convinto che questa scarsità renderà Bitcoin sempre più prezioso nel tempo, proteggendolo dall’inflazione e dalla svalutazione delle valute tradizionali.
Dall’altro lato, però, c’è chi sostiene che la scarsità da sola non sia sufficiente a garantirne un apprezzamento nel tempo. Bitcoin, a differenza di azioni, obbligazioni o immobili, non genera infatti utili, interessi o affitti.
Il suo valore è interamente determinato dalla domanda del mercato: se cresce l’adozione da parte di investitori e istituzioni, il prezzo sale; se l’interesse diminuisce, il prezzo scende.
Il punto cruciale è che il valore di Bitcoin dipende dall’accettazione del mercato. Quindi, finché gli investitori lo percepiscono come una riserva di valore, il suo prezzo è destinato a salire.
Ad ora, comunque, osservando l'evoluzione del suo prezzo nel corso degli anni, sembra proprio che il mercato stia andando in questa direzione.

Andamento ETN su Bitcoin ultimi 3 anni

Andamento ETN su Bitcoin ultimi 3 anni
Fonte: justetf; 22.05.2025. Strumento scelto in base alla dimensione del fondo (AUM) maggiore
Inoltre, sempre più istituzioni stanno entrando nel settore, la campagna pro-Bitcoin di Trump negli Stati Uniti ne è un esempio, e l’approvazione del primo ETF spot sulla cripto ha rappresentato un altro punto di svolta.

Come investire in Bitcoin?

Abbiamo principalmente 3 strade:
  1. Acquistarlo direttamente e custodirlo in un wallet, di vario tipo, quindi cold wallet, paper wallet e cosi via.
  2. Comprarlo e detenerlo su un exchange. Anche se in questo caso ricordo che non possiedi direttamente i tuoi Bitcoin. Infatti se l’exchange viene hackerato o chiude, puoi perdere i tuoi fondi. E i casi in cui ciò è successo non sono pochi, basti pensare a quello che è accaduto a FTX nel 2022.
  3. Replicare la performance di Bitcoin tramite strumenti finanziari come gli ETN.
Partiamo dall'acquisto diretto. Acquistare Bitcoin direttamente significa avere il pieno controllo delle proprie criptovalute, ma comporta anche maggiori responsabilità.
È fondamentale saper gestire un wallet, conservare in sicurezza le chiavi private e proteggersi dai rischi informatici. Gli exchange, invece, rappresentano un'alternativa più semplice e intuitiva, ma con rischi più elevati: infatti, non si è realmente proprietari dei Bitcoin depositati sulla piattaforma.
Inoltre, in Italia, la gestione fiscale può risultare complessa, poiché è necessario dichiarare le criptovalute e calcolare accuratamente eventuali plusvalenze.
Ci sono però soluzioni alternative, come gli ETN, che semplificano notevolmente il processo. Per acquistarli basta utilizzare il tuo broker, esattamente come faresti per ETF o azioni, evitando i problemi legati alla custodia e alla gestione fiscale della detenzione diretta.
Inoltre, dal prossimo anno, la tassazione degli ETN potrebbe diventare più favorevole rispetto a quella applicata ai Bitcoin detenuti direttamente. Ma su questo punto ci arriviamo tra pochissimo…
Un altro aspetto da considerare sono però i costi: gli ETN prevedono commissioni di gestione, che spesso risultano più alte rispetto a quelle degli ETF tradizionali. Tuttavia, grazie all’approvazione degli ETF spot negli Stati Uniti, negli ultimi anni molti gestori hanno ridotto tali costi.

ETN su Bitcoin: Cosa sono?

Gli ETN (Exchange-Traded Notes) sono strumenti finanziari appartenenti alla categoria dei titoli di debito, assimilabili a note bancarie.
Sono quindi emessi da un’istituzione finanziaria che si impegna a replicare la performance di un indice o di un asset, in questo caso Bitcoin, senza però necessariamente doverlo acquistare.
Quindi le cose da considerare di un ETN sono che a differenza di un ETF (Exchange Traded Funds) fisico, che detiene direttamente l’asset sottostante, un ETN rappresenta una promessa di pagamento da parte dell’emittente.
Emittente che quindi crea una struttura separata per raccogliere fondi dagli investitori, che diventano a tutti gli effetti suoi creditori. Tuttavia, va considerato che i fondi raccolti possono essere sulla carta utilizzati liberamente dall’emittente e non necessariamente per acquistare Bitcoin come collaterale.
Va però precisato che alcuni ETN sono garantiti da Bitcoin detenuti in wallet dedicati. Questo significa che l'emittente detiene un ammontare di Bitcoin che dovrebbe essere equivalente al valore degli ETN emessi. Ma questa preciso non è però una regola fissa.
Infatti, a differenza degli ETF statunitensi, che detengono direttamente Bitcoin come sottostante, gli ETN sono strumenti di debito assimilabili a obbligazioni non garantite dell’emittente.
Di conseguenza, non necessariamente possiedono fisicamente l’asset, ma si limitano a replicarne il valore.
Investire in Bitcoin o, più in generale, nelle criptovalute attraverso gli ETN comporta quindi rischi maggiori rispetto ai tradizionali ETF. Uno dei principali è il rischio di credito: se la banca o la società emittente dell’ETN dovesse fallire, gli investitori rischierebbero di perdere il capitale investito.
A differenza degli ETF, infatti, in cui gli asset sono custoditi in conti separati dai gestori, gli ETN rientrano invece nel bilancio dell’emittente, esponendo l’investitore al rischio di insolvenza. In altre parole, in caso di fallimento dell’emittente, i detentori di ETN si troverebbero a dover rivalersi insieme a tutti gli altri creditori. A questo si aggiunge ovviamente il rischio valutario, come per qualsiasi ETF in dollari.
justETF Tip: Scopri quali broker online ti consentono di investire facilmente in ETN su Bitcoin.

ETN e fiscalità

In Italia, gli ETN sono considerati redditi diversi. Questo significa che puoi compensare eventuali plusvalenze con minusvalenze pregresse. L'attuale aliquota sulle plusvalenze derivanti dagli ETN è del 26 % e, al momento, non ci sono indicazioni di un suo aumento.
Questo perché gli ETN sono considerati strumenti finanziari assimilabili a obbligazioni corporate, piuttosto che una detenzione diretta in Bitcoin.
Diverso il discorso per chi detiene Bitcoin direttamente: dal 2026, le plusvalenze sulle cripto dovrebbero infatti essere tassate al 33 %.
Ad oggi troviamo 12 ETN che ci permettono di esporci al prezzo di Bitcoin, con costi che vanno da un TER dello 0,15 % annuo fino al 2 %. Li puoi trovare qui.

Metodi di detenzione di Bitcoin a confronto

Caratteristica Detenzione Diretta (Wallet/Custodia Privata) Detenzione su Exchange ETN su Bitcoin
Controllo su Bitcoin Totale. Solo l’utente gestisce le chiavi Limitato. Le chiavi sono controllate dall’exchange Nessun controllo diretto sull’asset
Responsabilità Alta: custodia, sicurezza, backup chiavi Media: delega la sicurezza all’exchange Media: l’intermediario si occupa di tutto
Sicurezza Massima se gestito bene; rischio furto/smarrimento chiavi Rischio hack/fallimento piattaforma Rischio legato a solidità emittente
Rischi specifici Smarrimento chiavi, errori gestionali Hack, frodi, fallimenti (es. FTX) Rischio di credito sull’emittente
Possesso dell’asset Sì, reale No, possesso solo “virtuale” No, esposizione solo finanziaria
Costi Solo commissioni transazione Commissioni di acquisto/vendita, spread Commissioni di gestione (TER 0,15 %-2 %)
Facilità d’uso Bassa/Media, richiede competenza Alta, interfacce user-friendly Alta, gestione come ETF/azioni
Gestione fiscale Complessa, a carico dell’utente Complessa, a carico dell’utente Semplificata dall’intermediario
Tassazione Dal 2026 plusvalenze al 33 % Dal 2026 plusvalenze al 33 % Attualmente 26 % sulle plusvalenze
Compensazione minusvalenze Complesso Complesso Possibile
A chi è adatto Utenti esperti, massima autonomia Utenti occasionali/primi investitori Chi cerca semplicità e fiscalità gestita
Fonte justETF al 05/05/2025

Cosa ne pensa justETF?

Tirando le somme, la scelta tra Bitcoin detenuto direttamente e l’esposizione tramite ETF crypto dipende da quelle che sono principalmente le priorità di ognuno di noi.
Ci potrebbe essere chi da molto importanza al tema della sicurezza o chi da invece maggior peso alla facilità fiscale.
Quindi, possiamo dire che se cerchi semplicità fiscale, e una gestione senza complicazioni, gli ETN sono la scelta sulla carta più logica.
Se invece sei disposto a occuparsi autonomamente della sicurezza, della tassazione e della conservazione degli asset, che, sottolineo, in questo caso è diretta, la detenzione tramite wallet potrebbe allora essere la soluzione migliore.
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