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Come generare una rendita passiva con gli ETF da dividendo

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Gli ETF con un buon rendimento da dividendi sono un investimento ideale per ottenere una rendita passiva: ecco cosa c’è da sapere

Come generare una rendita passiva con gli ETF da dividendo
 
  • Livello: Principiante
  • Tempo di lettura: 5 minuti
Cosa ci si può aspettare da questo articolo

ETF: Un modo semplice per generare reddito

Spesso si sente discutere delle fluttuazioni dei prezzi delle azioni e dei massimi e minimi del mercato, ma raramente si sente parlare dei dividendi che gli investimenti riescono a generare.
Pensa che nel 2022, nonostante il calo del mercato azionario, i dividendi delle aziende dell’S&P 500 sono ammontati a 564,6 miliardi di dollari, in aumento del 10% rispetto ai 511,2 miliardi di dollari del 2021.
Inoltre, non va trascurato che ci sono molti investitori che continuano a fare affidamento sui dividendi che il proprio portafoglio riesce a generare per essere finanziariamente indipendenti. Ovvero sono riusciti a mettere da parte un capitale tale da poter vivere solo con la rendita generata dai dividendi.
Un obiettivo sicuramente non facile e che richiede molto tempo, ma in questo articolo ti spiegheremo perlomeno come iniziare.

Come generare reddito da dividendi

Alcuni investitori acquistano titoli di singole società per riuscire a generare reddito. Tuttavia, per fare ciò devi essere molto abile a saper selezionare il cavallo vincente. Ovvero un’azienda che distribuisca un buon dividendo e che abbia anche un modello di business e dei bilanci stabili, tali da permettergli di rimanere in vita in futuro.
Purtroppo, se sei uno di coloro che ha scelto questa strada, ho brutte notizie ...
Studi dimostrano che la maggior parte degli stock picker, ovvero chi sceglie di investire in singoli titoli, fallisce nel tentativo di ottenere performance migliori di quelle offerte dal mercato di riferimento.
I motivi sono molteplici, uno fra tutti è la diversificazione. Difficilmente comprando singoli titoli si riesce ad avere una diversificazione adeguata.
Un'alternativa può invece essere quella di investire in un fondo gestito attivamente che ha un focus sui dividendi.
Questo risolve sì il problema della diversificazione, ma anche in questo caso la maggior parte dei fondi non riesce a superare il mercato. Inoltre, indipendentemente dalla loro performance, i fondi comportano costi annuali elevati, che incidono negativamente sui rendimenti del tuo portafoglio.

Gli ETF sono la soluzione ideale

Ritengo che un portafoglio di ETF ben selezionati rappresenti la soluzione migliore per cominciare a costruirsi reddito da dividendi.
Con uno o più ETF puoi diversificare facilmente il tuo investimento.
Inoltre, le commissioni sugli ETF sono molto più basse rispetto ai fondi gestiti attivamente, il che ti permette di risparmiare sui costi complessivi annuali.
Questo significa che avrai un reddito maggiore da reinvestire o spendere. Sarai te a decidere.

ETF sui dividendi

Come al solito la scelta degli ETF è il passo finale prima di iniziare ad investire. In questo caso, per coloro che cercano una rendita passiva da dividendi, vanno però fatte alcune precisazioni.
Anche i più noti e famosi indici, come MSCI World distribuiscono dividendi.
A dirla tutti, sono molti gli ETF che pagano dividendi, anche se non sono progettati specificamente per fare ciò.
Per vedere se un ETF distribuisce dividendi devi osservare la dicitura del nome. Se è presente (Dist), allora significa che ha una politica di distribuzione dei dividendi.
Questi ETF si contrappongono con quelli ad accumulazione, dove i dividendi vengono invece automaticamente reinvestiti nel fondo.
Se sei un investitore che non vuole una rendita passiva ma vuole solamente far crescere il proprio portafoglio, questo secondo caso è sicuramente la scelta migliore per te. Ma se stai leggendo questo articolo molto probabilmente rientri nella prima categoria.
C’è però un’altra cosa da sapere. Oltre agli indici di mercato tradizionali, ci sono anche ETF che hanno un focus specifico in aziende che distribuiscono alti dividendi.
Questi indici selezionano le azioni con i rendimenti da dividendi più elevati in un determinato paese o regione in base a criteri specifici.
Tuttavia, devi tenere presente che quando ti concentri sui dividendi, stai assumendo un certo grado di rischio rispetto a un indice di mercato generale.
Le aziende che pagano dividendi elevati spesso hanno modelli di business tradizionali che possono essere superati dalla tecnologia moderna e dai giganti del settore.

Inoltre, le aziende che pagano dividendi elevati non necessariamente generano profitti elevati, e i dividendi possono provenire dalle riserve di cassa dell'azienda.
Negli ultimi anni inoltre, sempre più aziende stanno decidendo di utilizzare i propri utili, non per distribuire dividendi ma per riacquistare azioni proprie. Quello che a Wall Street viene chiamato Buyback.
Questa tecnica consiste nel riacquistare una parte delle azioni in circolazione ed è molto apprezzata dagli investitori.
Ciò non consiste in altro che ridurre il numero di azioni disponibili sul mercato e aumentare l’utile per azione (EPS). Di conseguenza anche il prezzo dell’azione tende a salire.
Tornando agli ETF con un focus particolare sui dividendi, quello che ti consiglio se vuoi cominciare a sporcarti le mani ed analizzare alcuni di questi ETF è di guardare i migliori ETF che distribuiscono dividendi sull’azionario globale ed europeo.
Un altro tassello fondamentale da comprendere è come si valuta se il dividendo offerto è alto o basso. Per fare ciò dobbiamo osservare il rendimento da dividendo.

Il rendimento da dividendi

Il rendimento da dividendi mette in relazione la rendita pagata da un ETF con il prezzo della quota:
Rendimento da dividendi = Dividendi annui per quota / prezzo della quota
Facciamo un esempio: Se un ETF paga un dividendo di 0,47 euro e ti è costato 22,23 euro per acquistarlo, il rendimento sarà:
0,47 euro / 22,23 euro = 2,11%
Quando parliamo di rendimenti da dividendo, ci possiamo riferire al rendimento storico che si basa sui dividendi degli ultimi 12 mesi o all'attuale rendimento basato sui dividendi attesi dei prossimi 12 mesi.
Questo può essere sicuramente un buon punto di partenza per stimare i dividendi futuri. Tuttavia, non va tralasciato il fatto che non si tratta di una garanzia ma di una stima.
L’azienda per qualche strano motivo potrebbe scegliere di stoppare la distribuzione dei dividendi o di ridurli.
Questa è una distinzione cruciale quando si fanno dei confronti con i rendimenti più certi offerti dalle obbligazioni o dai conti depositi.
Inoltre, va tenuto a mente che un alto dividendo non è sempre sinonimo di alto rendimento.
Con questo voglio dire che un ETF con un dividendo più basso potrebbe tuttavia registrare prestazioni superiori in termini di rendimento totale.
Infatti, oltre al singolo dividendo che distribuisce dobbiamo anche considerare il prezzo.
L’azienda può infatti avere anche alti rendimenti, ma se il prezzo del titolo crolla, stiamo guadagnando da un lato (dividendo) e perdendo dall’altro (prezzo).
Ciò nonostante, l'attuale rendimento da dividendi è un buon punto di partenza per la ricerca di interessanti ETF per un portafoglio volto a generare una rendita.

Sei pronto per iniziare

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Esempio informazioni sulla distribuzioni dei dividendi di un ETF (sito justETF)

Informazioni sulle distribuzioni sui profili ETF presso justETF
Fonte: Ricerca di justETF; al 27/12/2023
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