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2025 sui mercati: L'anno della rivincita dei beni reali

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Dallo shock DeepSeek al fenomeno TACO: cronaca di 12 mesi in cui la geopolitica ha stracciato i manuali di economia.

2025 sui mercati: L'anno della rivincita dei beni reali
 
  • Livello: Avanzato
  • Tempo di lettura: 7 minuti
Ecco i temi che tratteremo oggi:
Se dovessimo assegnare un titolo definitivo a questo 2025, sarebbe senza dubbio "L’anno della complessità".
È stato infatti l’anno in cui i mercati hanno smesso di seguire i manuali di economia classica per abbracciare un copione imprevedibile, scritto tra post sui social, tensioni geopolitiche e innovazioni tecnologiche dirompenti.
Per chi investe con un orizzonte di lungo termine, il 2025 è stato un implacabile banco di prova per la propria disciplina psicologica.
Abbiamo imparato che in un mondo dove un’azienda cinese può cancellare un trilione di dollari di capitalizzazione in un pomeriggio, l’unica ancora di salvezza non è la capacità di previsione, ma la solidità della struttura del portafoglio.
Mai come quest’anno, inoltre, è emersa con forza la necessità di gestire consapevolmente l’esposizione valutaria tra euro e dollaro.
Ripercorriamo quindi i momenti chiave che hanno definito l’anno sui mercati globali.

1. Lo "Sputnik Moment" dell’Intelligenza Artificiale

Il 27 gennaio 2025 resterà nella storia per il lancio di DeepSeek. Una startup cinese ha dimostrato che è possibile addestrare un’IA estremamente potente con una frazione dei costi (e dei chip) necessari ai colossi della Silicon Valley.

Andamento S&P 500 (Euro) 1’ Trimestre del 2025

primo trimestre
Fonte: justETF - iShares Core S&P 500 UCITS ETF dal 01/01/2025 al 31/03/2025
Questo "Sputnik Moment" ha scosso il trono di Nvidia e sollevato un interrogativo cruciale: la crescita esponenziale dei "Magnifici 7" è ancora sostenibile?
In questo clima di incertezza tecnologica, gli investitori più accorti hanno trovato rifugio nella diversificazione, puntando sui campioni europei e su settori strategici come la Difesa.

2. Il "Liberation Day" e il fenomeno TACO

Il 2 aprile 2025, ribattezzato dai mercati "Liberation Day", ha visto l’amministrazione Trump annunciare dazi universali, scatenando un’ondata di vendite dettata dal panico. È stato il momento di massima tensione dell’anno, con borse in picchiata e volatilità alle stelle.

Andamento MSCI World (Euro) 2’ Trimestre del 2025

secondo trimestre
Fonte: justETF - iShares Core MSCI World ETF dal 01/04/2025 al 30/06/2025
Tuttavia, proprio in questa fase abbiamo assistito al fenomeno TACO (Trump Always Chicken Out): non appena Wall Street ha iniziato a bruciare troppa ricchezza, la retorica politica si è ammorbidita, lasciando spazio a trattative.
Chi ha mantenuto la disciplina del proprio PAC (Piano di Accumulo), continuando ad acquistare durante il "flash crash" di aprile, ha abbassato il prezzo medio di carico beneficiando di uno dei rimbalzi più violenti degli ultimi decenni.

3. Estate: L’IA incontra l’Energia e il Pivot della Fed

Tra luglio e settembre, il mercato ha compreso che l’IA non vive di solo codice, ma necessita di enormi quantità di energia. Contemporaneamente, l’eccessiva concentrazione degli indici S&P 500 e MSCI World su pochi titoli ha spinto molti investitori verso una rotazione settoriale.
A settembre, la Federal Reserve ha finalmente operato il tanto atteso taglio dei tassi d’interesse. Questo "pivot" ha ridato ossigeno alle Small Cap e ai settori più indebitati, confermando una regola aurea: la diversificazione paga sempre. Mentre il comparto Tech tirava il fiato, altri settori hanno iniziato a correre.

4. Shutdown e il "Volo alla Cieca"

Gli ultimi mesi dell’anno sono stati segnati da uno shutdown governativo record di 43 giorni negli Stati Uniti. Privi di dati ufficiali su inflazione e occupazione, i mercati hanno "volato alla cieca". In questo vuoto informativo, l’Oro ha brillato come bene rifugio per eccellenza, mentre il Bitcoin ha vissuto una fase di forte instabilità.

Andamento Oro e Bitcoin 4’ trimestre 2025

Andamento Oro e Bitcoin 4’ trimestre 2025
Fonte: justETF - CoinShares Physical Bitcoin e iShares Physical Gold ETC dal 01/10/2025 al 19/12/2025

I migliori e i peggiori sui mercati: il bilancio finale del 2025

Il 2025 si chiude come l’anno della "troppa roba", un periodo di estrema complessità in cui la geopolitica ha dettato legge sui portafogli. Tirando le somme, ecco quali sono stati i migliori e i peggiori asset dell’anno:

Andamento principali asset 2025

Andamento principali asset 2025
Fonte: justETF - dal 01/01/2025 al 19/12/2025

1. Il vincitore assoluto: L’Oro (+47,44 %)

L’oro si conferma il re indiscusso del 2025. Con un rendimento prossimo al 48 %, il metallo giallo ha riaffermato il suo ruolo di "porto sicuro" in un contesto di incertezze globali, dazi e debito pubblico in espansione. La ricerca di protezione ha spinto banche centrali e fondi verso i metalli preziosi; in questo scenario, l’argento ha fatto persino di meglio, registrando rendimenti superiori al 100 %.

2. La sorpresa positiva: L’Europa (+19,53 %)

Contro ogni previsione, l’Eurozona è stata la regione azionaria più redditizia dell’anno per chi investe in Euro. L’indice Stoxx Europe 600 ha chiuso con un solido +19,5 %, trainato dalla svolta della Germania sulla spesa pubblica e dalla performance eccezionale del settore Difesa

3. Il centro classifica: Mercati Emergenti e World

Emerging Markets (+16,60 %): Nonostante le tensioni commerciali e i dazi del "Liberation Day" di aprile, i mercati emergenti hanno mostrato una resilienza inaspettata, conquistando il terzo gradino del podio.
MSCI World (+7,05 %): Un indice globale diversificato ha offerto rendimenti in linea con le medie storiche, confermando che la diversificazione geografica è stata la miglior difesa contro la volatilità del 2025.

4. La "delusione": S&P 500 (+4,11 %)

Per l’investitore europeo, il gigante americano è stato il grande sconfitto dell’anno in termini relativi. Sebbene Wall Street abbia corso in valuta locale, la svalutazione del dollaro ha ridotto il guadagno reale in euro a un modesto 4 %. Si è trattato della peggiore performance relativa dell’America rispetto al resto del mondo degli ultimi 32 anni.

5. Il Peggiore dell’anno: Bitcoin (-18,02 %)

Il Bitcoin chiude la classifica con una perdita pesante, segnando la rottura della storica correlazione con l’oro come bene rifugio. Dopo aver toccato i massimi, la criptovaluta è crollata di circa il 30 % dai picchi a causa dei dubbi sulla sostenibilità di grandi tesorerie istituzionali, come MicroStrategy, e dei timori legati alla fine dei flussi passivi degli investitori.

Lezioni per il 2026

Il 2025 ci lascia in eredità una verità fondamentale: il mercato è un organismo imprevedibile che non risponde al nostro desiderio di linearità.
Investire oggi in un ETF ben diversificato significa smettere di indovinare chi vincerà e decidere di possedere tutti i campioni del futuro, ovunque si trovino. In questo percorso, il PAC è il tuo alleato più prezioso: trasforma i cali del mercato in occasioni per comprare a prezzi più bassi.
Se il tuo obiettivo è tra 10 o 15 anni, ogni ribasso non è un problema, ma, almeno inizialmente, un’opportunità di acquisto a un prezzo più basso.
Se vuoi scoprire come costruire un PAC, ti invito a leggere questo articolo.
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