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La liquidità degli ETF: concetti da sapere

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Se un ETF viene negoziato frequentemente con volumi elevati, viene definito ad elevata liquidità. Maggiore è la frequenza di negoziazione di un ETF, minori saranno i relativi costi per negoziarlo. Scoprite da cosa dipende la liquidità di un ETF e come potete valutarla.

La liquidità degli ETF: concetti da sapere
 
Più si effettuano negoziazioni frequenti di ETF, più è importante comprendere il grado di liquidità delle vostre posizioni. La liquidità, nel caso degli ETF; fa riferimento alla facilità e al costo di negoziazione degli stessi.

L’indicatore di liquidità di un ETF più ovvio è il differenziale denaro-lettera. Il differenziale rappresenta il costo di fare business ed è dato dalla differenza tra il prezzo al quale acquistereste l’ETF e il prezzo che otterreste se decidete di vendere lo stesso (proprio come i tassi di cambio all'aeroporto). Il differenziale è riscosso come commissione da parte dei market maker, l’intermediario finanziario che fa incontrare acquirenti e venditori nella borsa valori.

Più il market maker è efficiente nel soddisfare gli ordini di acquirenti e venditori, più saranno bassi i differenziali di qualsiasi prodotto finanziario. I fattori più importanti che influenzano la liquidità di un ETF sono:
  • La liquidità delle attività sottostanti all’ETF - questo aspetto è importante in quanto un’elevata domanda di un ETF può essere più facilmente soddisfatta emettendo nuove quote del fondo. Per esempio, se l'attività sottostante è rappresentata da titoli del FTSE MIB, per i partecipanti autorizzati è relativamente semplice andare sul mercato e acquistare altri titoli del FTSE MIB che possono essere trasformati in quote aggiuntive dell’ETF sul FTSE MIB.
  • La concorrenza tra i market maker - più sono numerosi i market maker che competono per soddisfare gli ordini di uno specifico ETF, più sarà basso il differenziale denaro-lettera in quanti i margini si riducono notevolmente.
  • Elevati volumi giornalieri di negoziazione - Elevati flussi di cassa in entrata e uscita degli ETF più popolari creano maggiori opportunità per stimolare l'efficienza e la competizione tra i market maker.
Gli ETF più grandi che coprono gli indici più popolari tendono ad avere differenziali denaro-lettera più bassi.

Gli ETF altamente liquidi presentano differenziali molto bassi mentre gli ETF di nicchia ed esotici presentano spesso margini piuttosto elevati. I differenziali possono essere minimi, anche pari allo 0,01% o 10 centesimi per un ordine di €1.000 di un ETF sull’S&P 500. Mentre il differenziale di un ETF scarsamente negoziato può essere pari all’1% a €10 per un ordine di €1.000 o anche di più.

Questo aspetto è di importante rilievo se effettuate negoziazioni frequenti in quanto le differenze tra il prezzo di acquisto e quello di vendita hanno un impatto sulla performance del portafoglio, proprio come accade per i costi.

La buona notizia è che i piccoli investitori non sono penalizzati dai mercati azionari. Il libro degli ordini elettronico tratta tutti i partecipanti al mercato in modo equo, pertanto è molto più probabile ottenere un differenziale denaro-lettera più basso per piccoli ordini rispetto a quello applicato ad un grande investitore istituzionale che negozia grandi ordini in grado di avere un significativo impatto sul mercato.
 

Principali orari di negoziazione

Un ulteriore importante consiglio è quello di trovare il momento giusto per negoziare ETF internazionali. La valutazione del prezzo di un ETF è molto più accurata quando il mercato che negozia le sue attività sottostanti è aperto. Ad esempio, è molto più facile determinare il valore patrimoniale netto (NAV) di un ETF sull'azionario giapponese quando i mercati giapponesi stanno negoziando intensamente i componenti dell’ETF e tutti ne possono essere a conoscenza. Se un mercato è chiuso, i market maker tenderanno ad ampliare il differenziale denaro-lettera di qualsiasi ETF che seguono. Ciò è dovuto al fatto che essi debbono coprire loro stessi da movimenti avversi nel caso in cui la loro migliore “scommessa” sul prezzo dell'azionario giapponese si riveli errata al momento della riapertura dei mercati. Per lo stesso motivo, è meglio negoziare ETF/ETC sulle materie prime quando i mercati statunitensi sono aperti in quanto solitamente le attività sottostanti sono valutate in dollari statunitensi.
 
Consiglio: Gli ETF che replicano i titoli asiatici si negoziano meglio al primo mattino, mentre dovreste attendere il primo pomeriggio per negoziare gli ETF che coprono gli USA o l’America latina.

Valutare la liquidità di un ETF

Non esiste un singolo parametro di liquidità, tuttavia il differenziale denaro-lettera è il valore più affidabile. Gli ETF su mercati ampi ed efficienti che replicano gli indici più popolari solitamente presentano differenziali piuttosto bassi. Ma vale la pena prestare attenzione ai differenziali di ETF specializzati, come: I differenziali denaro-lettera fluttuano ogni giorno in base alle condizioni di mercato, pertanto è buona norma controllare lo spread dell’ETF scelto ogni due o tre giorni per valutare la sua dimensione, soprattutto rispetto a prodotti concorrenti.

Il vostro broker online o il fornitore dell’ETF devono entrambi fornire prezzi di acquisto e di vendita nei rispettivi siti web. Se vi è poco da scegliere tra gli ETF, il più liquido tende nel corso del tempo ad essere quello con il più elevato patrimonio in gestione (AuM), il più elevato volume di negoziazione giornaliera e il più elevato numero di market maker.
 

Si può vendere l’ETF in qualsiasi momento?

I differenziali denaro-lettera possono ampliarsi molto durante le turbolenze di mercato, soprattutto nei mercati di nicchia. Questo è il motivo per cui i market maker sono esposti a rischi più elevati quando acquistano ETF dai venditori e per poi cederli ai nuovi acquirenti. In un mercato in caduta, un differenziale denaro-lettera più ampio assicura che il market maker non registri una pesante perdita qualora le quote dei loro ETF vengano acquistate dai nuovi acquirenti ad un prezzo più basso.

I market maker tendono ad appesantire i propri margini in questi casi ma, l’ETF continuerà ad essere negoziato fintanto che il mercato dei sottostanti resta liquido. Durante la crisi del Coronavirus, gli ETF hanno dimostrato di essere facilmente negoziabili nonostante gli spread abbiano avuto notevoli variazioni. In quanto investitori Buy & Hold, vi suggeriamo di evitare di negoziare durante tali periodi di volatilità.

E’ impossibile predire la prestazione di un ETF che replica un mercato meno liquido come il mercato delle obbligazioni societarie ad elevato rendimento durante una crisi, pertanto si consiglia di ridurre la loro quota all’interno dell'asset allocation se si adotta una strategia di portafoglio come quella core-satellite.
 
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