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Pianificare una strategia di prelievo dal vostro portafoglio ETF

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Ottenere una rendita sostenibile dal vostro portafoglio è più complesso che accumulare il capitale all’inizio. Quali sono le vostre opzioni?

Pianificare una strategia di prelievo dal vostro portafoglio ETF
 
Siete riusciti a raggiungere gli obiettivi pianificati nel vostro portafoglio ETF e ora volete assicurarvi un’entrata dal vostro portafoglio. E’ importante tuttavia domandarsi come effettuare dei prelievi sostenibili nel corso degli anni, soprattutto se il portafoglio rappresenta la vostra unica fonte di reddito. Le domande importanti da porsi a riguardo sono le seguenti:
  • Quanta percentuale di reddito posso prelevare?
  • Quanto tempo durerà il mio portafoglio a tale tasso di rendita?
Inevitabilmente, più reddito prelevate dal vostro portafoglio, e con maggiore rapidità il vostro portafoglio sarà esaurito. Il segreto è riuscire a trovare un punto dove è possibile massimizzare la vostra rendita tale per cui il vostro portafoglio possa durare il più tempo possibile.
 

Rendita sostenibile

Una delle regole più comuni per gestire questo processo è conosciuta come “la regola del 4%”. L’idea è prendere la storia come punto di riferimento. Secondo questa regola, durante ciascuno dei 30 anni studiati sarebbe stato possibile prelevare il 4% all’anno rettificato per l’inflazione dal vostro portafoglio, senza completamente esaurire le vostre risorse. Questa regola è basata sui rendimenti dell’azionario ed obbligazionario statunitense a partire dal 1926 ed è stata concepita per la prima volta da William Bengen e successivamente confermata dal Trinity Study (Fonte: Retirement Savings: Choosing a Withdrawal Rate That Is Sustainable, 1998 – Cooley, Hubbard, Walz). 

Diversi ricercatori hanno esaminato ed aggiornato la regola del 4% da allora e anche se popolare in quanto semplice, ci sono una serie di fattori che devono essere presi in considerazione. Per esempio:
  • E’ basata sul record dell’azionario ed obbligazionario statunitense che hanno performato gli asset equivalenti della maggior parte delle altre nazioni sviluppate durante lo stesso periodo di riferimento.
  • Gli studi mostrano che portafogli globali hanno storicamente supportato livelli inferiori di prelievo.
  • Non c’è nessuna garanzia che il tasso storico di prelievo sostenibile possa esserlo altrettanto per il futuro.
  • Gli studi sul tasso di prelievo sono basati su semplici portafoglio di azioni e obbligazioni governative e societarie. I risultati potrebbero variare se investite in altre attività come ad esempio REIT, obbligazioni legate all’inflazione, materie prime e metalli preziosi.
  • I risultati possono variare sulla base della precisa asset allocation fra azioni e obbligazioni. Molti studi dimostrano che non c’è nessun vantaggio allocando titoli azionari al di sotto del 40%. Tuttavia, alcuni studi attribuiscono risultati marginalmente superiori ad asset allocation con azioni detenute per più del 70%.
  • Molti studi non prendono in considerazione l’impatto delle tasse e dei costi d’investimento nel portafoglio. Questi costi riducono il tasso di prelievo sostenibile.
  • I tassi di prelievo sostenibili si riducono all’aumentare della durata per la quale avete bisogno di non fare esaurire il vostro portafoglio. La regola popolare del 4% si basa su un periodo di 30 anni. E’ tuttavia possibile sostenere tassi di prelievo superiori su un periodo di 20 anni, ma i tassi di prelievo sostenibili saranno notevolmente ridotti su un periodo di 40 o 50 anni.
  • La regola può lasciare una elevata parte del portafoglio non spesa dopo decenni di forti ritorni sugli investimenti.
Nuovi studi aggiornati hanno dimostrato che un tasso di prelievo del 3% è storicamente stato più sostenibile per portafogli globali. E’ evidente che un tasso di prelievo del 2% è ancora più sostenibile ma dipende dalla vostra scelta fra il desiderio di sicurezza e quello di rendita.
 
Suggerimento: La regola del 4% può essere anche utilizzata per stimare il livello di portafoglio da raggiungere per ottenere un determinato risultato. Per esempio, se volete avere un portafoglio che vi distribuisca una rendita di 30.000€ potete moltiplicare la vostra rendita per il numero 25. Nel caso specifico, avremo bisogno di un portafoglio con valore pari a 750.000€ prima di poter prelevare una rendita di 30.000€ all’anno utilizzando la regola del 4%. Se invece preferite la regola del 3%, potrete moltiplicare la vostra rendita obiettivo per 33.333€.
La tabella di seguito vi fornisce un’idea approssimativa di quanta rendita mensile un portafoglio può fornire su diversi periodi temporali. A titolo di esempio, un portafoglio di 300.000€ potrà sostenere un’entrata pari a 1.500€ mensili per 30 anni - ipotizzando un rendimento annuale del 5%. Dopo 30 anni tutto il capitale sarà speso e il portafoglio sarà esaurito. Ricordate che questo è un esempio molto semplice che non tiene in considerazione tasse, costi, inflazione e volatilità dei rendimenti sulle attività.
 

Rendita mensile nel tempo con ipotesi del 5% di rendimento annuale di portafoglio

Valore di Portafoglio Distribuzioni mens. su 10 anni Distribuzioni mens.su 20 anni Distribuzioni mens. su 30 anni
50.000€ 525€ 325€ 263€
100.000€ 1.050€ 651€ 527€
300.000€ 3.152€ 1.953€ 1.583€
500.000€ 5.254€ 3.255€ 2.639€
1.000.000€ 10.509€ 6.511€ 5.279€
 

Quanto flessibili sono le vostre necessità di rendita?

Una considerazione importante da svolgere per qualsiasi strategia di prelievo ETF è se avete bisogno o meno di ottenere una rendita stabile dal vostro portafoglio, ad esempio lo stesso importo ogni anno, aggiustato per l’inflazione.

La regola del 4% e altre varianti sono disegnate su questa premessa. Per esempio, il 4% di un portafoglio con valore di un milione di Euro implica che sarà possibile prelevare 40.000€ nel primo anno. Tuttavia, non dovrete in seguito prelevare 4% della parte rimanente del vostro portafoglio nel secondo anno. 

Al contrario, aggiusterete la vostra entrata del primo anno per l’inflazione. Per esempio, se l’inflazione alla fine del primo anno è il 2%, allora la rendita del secondo anno sarà 40.000 x 1,02 = 40.800€.

Pertanto, potete prelevare 40.800€ dal vostro portafoglio il secondo anno, senza considerare il valore del vostro portafoglio, ovvero manterrete una rendita costante durante il tempo. 

Questo è importante se le vostre spese annuali sono fisse e non è possibile ridurle in nessun modo. In ogni caso, poche persone sono inflessibili riguardo tale pratica ed è presente il rischio che il vostro portafoglio si riduca molto più rapidamente del previsto se sarete sfortunati di investire durante anni dove vi sono stati bassi rendimenti. 

Se le azioni crollano del 50% allora dovrete vendere il doppio delle azioni degli ETF per ottenere lo stesso livello di rendita anteriore al crollo. In altre parole, il valore inferiore delle azioni riduce il portafoglio maggiormente se avete bisogno di entrate fisse. 

Ma ci sono alternative. Mantenendo un portafoglio ben diversificato potrete prelevare gli asset che hanno mantenuto il loro valore. Per esempio, potrete vendere azioni dopo un periodo di performance superiore quando avreste comunque avuto bisogno di ribilanciare con le obbligazioni in ogni caso. 

Durante una crisi di mercato, sarà possibile prelevare dai titoli di stato governativi più sicuri che normalmente avranno ottenuto performance superiori all’azionario. O dalla vostra allocazione in oro se ne avete una e il metallo d’oro sta performando bene. 

Potete inoltre permettere alla vostra rendita di variare al posto di prelevare sempre lo stesso livello di importo rettificato per l’inflazione. Un metodo semplice a riguardo è vendere un importo fisso di azioni ETF. Non venderete mai più azioni di quante programmate ma la vostra rendita varierà in linea con il valore delle attività. Tale metodo funziona molto bene se siete in possesso di altre fonti di rendita e il vostro portafoglio ETF fornisce extra denaro da poter spendere. Se il vostro portafoglio è l’unica vostra fonte di entrata questo metodo funzionerà soltanto se sarete in grado di ridurre le vostre spese. 

E’ possibile in alternativa ricercare le varie strategie di prelievo dinamico che esistono. Queste strategie suggeriscono di utilizzare una gestione di portafoglio che richiede di ridurre le vostre rendite il il vostro portafoglio va al di sotto di alcuni parametri. Allo stesso tempo vi permetteranno di aumentare la vostra rendita se i ritorni sono positivi e state attraversando un periodo di elevata crescita.
 

“Income investing”: vivere con gli interessi

Un metodo per assicurare che il vostro portafoglio perduri il più possibile è quello di utilizzare esclusivamente le rendite distribuite. Questa strategia richiede di preservare il vostro capitale e di utilizzarlo esclusivamente per emergenze. In questo modo, non dovrete vendere azioni dei vostri ETF, ma spendere esclusivamente i dividendi e gli interessi.

Il vantaggio di tale approccio è che potrete ignorare le fluttuazioni del valore del vostro portafoglio. Se non avete intenzione di vendere, perché preoccuparsi di crolli azionari? Se tutto va secondo il piano, sarete in grado di conservare il vostro portafoglio per la successione ai vostri eredi. 

Lo svantaggio è che avrete bisogno di un valore molto più grande del vostro portafoglio per sostenere un determinato livello di entrata quando non avete intenzione di spendere una buona parte della vostra ricchezza. 

Le strategie “Income investing” producono anche un livello di fluttuazioni della rendita durante il tempo a causa delle variazioni dei rendimenti. La linea di tendenza dei rendimenti obbligazionari era negativa dagli anni 80 e i dividendi sono spesso stati ridotti durante turbolenze di mercato. Per esempio, i dividendi sono stati ridotti del 50% durante la Grande Depressione. 

Inoltre, strategie di rendita possono influenzare gli investitori nel concentrare i propri portafogli in asset ad elevato rendimento come ad esempio:
  • High dividend equities
  • Obbligazioni “spazzatura”
  • Obbligazioni mercati emergenti
  • REIT
Tali asset possono avere un senso in un portafoglio altamente diversificato, ma investitori che vogliono ottenere una rendita devono tenere in considerazione che una eccessiva concentrazione in tali attività può risultare altamente volatile rispetto a più vasti indici di mercato. 

Se comprendete tali rischi allora le strategie di rendita possono funzionare perfettamente. Per esempio, alcuni ETF con focus dividendi globali hanno attualmente un rendimento fra il 3% e il 4% mentre il MSCI World ETF ha un rendimento di circa l’1,8%. Includendo il guadagno in termini di prezzo, ETF con focus dividendi globali hanno un ritorno atteso compreso tra il 5% e il 7% sul lungo periodo.
 

Rendita mensile a valori e rendimenti di diversi portafogli

Valore Portafoglio 1% p.a. 2% p.a. 3% p.a. 4% p.a. 5% p.a.
50.000€ 41€ 83€ 123€ 164€ 204€
100.000€ 83€ 165€ 247€ 327€ 407€
300.000€ 249€ 495€ 740€ 982€ 1.222€
500.000€ 415€ 826€ 1.233€ 1.637€ 2.037€
1.000.000€ 830€ 1.652€ 2.466€ 3.274€ 4.074€
 

Costi strategie di prelievo ETF

Le piattaforme italiane normalmente non offrono piani di prelievo automatizzati per portafogli ETF*. Al contrario, dovrete eseguire le vendite manualmente in linea con le vostre necessità di rendita. E’ pertanto importante mantenere i costi più bassi possibile. Nello specifico, fate attenzione alle commissioni di negoziazione sugli ETF applicate su ciascun ordine
 
Ricordate inoltre che effettuare vendite dei vostri ETF ogni trimestre o una volta all’anno potrebbe portare dei risparmi in termini di costi. Per esempio, se le commissioni di negoziazione degli ETF sono 10€ per ordine, allora il costo di vendere un ETF ogni tre mesi sarà di 40€ a differenza di 120€ se effettuate vendite mensili. 

Potreste considerare di consolidare le vostre posizioni se ciò ridurrà l’impatto dei costi. Per esempio, potreste detenere un ETF su azioni globali al posto di detenere diversi ETF sugli Stati Uniti, Regno Unito, Europa e Pacifico. 

I risparmi sui costi diventano molto importanti con importi di prelievo relativamente bassi e possono facilmente superare il guadagno potenziale di mantenere il denaro investito per qualche mese in più.

E’ importante pertanto osservare il costo di negoziazione degli ETF del vostro intermediario e se pagate di più rispetto ad altre piattaforme, probabilmente sarà utile cambiare fornitore. Ricordate inoltre che dovrete prendere in considerazione anche i costi della piattaforma e del vostro conto, e le commissioni di entrata ed uscita che possono variare sensibilmente.

Infine, è bene ricordare che ciascun broker applica differenti metodi di calcolo per le commissioni di negoziazione. Alcuni intermediari applicano commissioni percentuali fisse con un minimo e massimo per ordine eseguito, mentre altri applicano diversi profili commissionali a scelta del cliente convenienti o meno se vengono effettuate numerose operazioni o generate determinate commissioni nei mesi precedenti.

 
*Se inserite nel vostro conto la modalità di selezionare un pagamento di rendita regolare allora è vero che molte piattaforme automaticamente venderanno il componente più grande del vostro portafoglio per finanziare il pagamento. In ogni caso, non è uguale ad un piano di prelievo automatico dove è possibile selezionare quale componente si vuole vendere. 
 
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